La regata storica delle Tavole a Vela di Culuccia, 18° edizione
Il traghetto é in partenza. Olbia ci saluta, la lunga vacanza é finita.
Seduto al sole, sul ponte 9, con gli occhi socchiusi, guardo la costa.
Una leggera tramontana scompagina all’improvviso tutte le immagini di questa calda estate.
Ripenso a Culuccia, con la sua baia immensa e alla spiaggia dorata di Porto Liscia, con la sua penisola omonima a Nord, l’isola dei Gabbiani a Sud e la magnifica, isola di Spargi con le sue cale incantate di Granara e Corsara.
Culuccia ti entra nel cuore, sarà anche per la grande regata di Tavole a vela storiche che ogni anno, da circa vent’anni, i fratelli Stefano e Simone Pisciottu, coadiuvati dall’Art Director Alberto da Genova, organizzano nelle sue acque.
La regata storica è unica, con quel peculiare fascino che ti avvolge e ti spinge a partecipare. In tanti vorrebbero gareggiarvi, ma le quattordici Tavole a disposizione non bastano per tutti e Alberto deve sorteggiare, tra gli aspiranti atleti, i fortunati che potranno regatare.
La data in cui si corre la kermesse non è mai certa, dipende dall’umore del vento. Quest'incertezza aumenta il fascino della regata.
Le Tavole che concorrono non sono giovanissime e non è facile trattarle, occorre sì che ci sia vento, ma che questo non sia troppo forte.
Loro appaiono sempre all’improvviso, e di mattina. Le trovi sdraiate al sole e sembrano sonnecchiare, invece sono ancora agguerritissime e pronte a darsi battaglia.
Eravamo andati a trovarle a maggio, su, allo stazzo che domina la baia, ed erano già in gran forma.
Simone, quello forte come un toro, le aveva caricate e ad una ad una riportate sulla spiaggia.
La mattina della gara le diciassette tavole, di cui tre private, perfette e performanti, sono disposte sulla linea di partenza di fronte al mare. Con loro, il parco chiuso ha un colpo d’occhio fantastico. Diciassette tavole d’epoca con diciassette vele a triangolo, sono lì, da generazioni, pronte a cavalcare le onde.
Dopo la cerimonia del sorteggio i concorrenti cominciano ad accarezzarle, a sistemare i boma e le vele. Anche se questo è vietatissimo perché nel parco chiuso, come nei Rally, non si possono fare interventi tecnici di nessun tipo.
La curiosità tra i bagnanti sale, nell’aria si respira entusiasmo e ammirazione. Agli atleti viene chiesto un selfie. Il vento sta salendo e se non sei abile o esperto di vecchia data è durissima cavarsela.
La profezia si avvera. La regata parte, con puntualità agropastorale, alle ore 14,48 del 28 Agosto, al triplice suono del mitico corno e sotto gli incitamenti della folla festante. Gli atleti corrono verso le Tavole.
La partenza è da non perdere. In una pazzesca confusione le Tavole sono sospinte in mare, ma non tutti i concorrenti riescono al primo tentativo. La partenza dall’acqua, per colpa del vento che nel frattempo è salito, è un grande problema e la maggior parte dei regatanti finisce in acqua tentando poi disperatamente di ripartire.
Alberi che fuoriescono dalla scassa, boma che scendono, Tavole che si spezzano, vele impossibili da governare, concorrenti che si urtano e chiedono “acqua” ben sapendo che nessuno gliela concederà mai. Perché la Regata ha una sola grande regola: “NON CI SONO REGOLE”.
Ma la regata per alcuni è partita alla grande.
Subito si è accesa grande battaglia per il primato tra Max Varrucciu, campione del passato e il figlio, campione di oggi, e tra questi e la splendida Marta detta a ‘ Marty' e Angelo Usai detto Maciste. Battaglia che si conclude solo con l’arrivo sulla spiaggia simultaneamente di Varrucciu Jr e di ‘Marta Marty'.
Peccato, Marta impiega una frazione di secondo in più nel posizionare la tavola sulla spiaggia e Varrucciu Jr. la precede di una solo centesimo nel battere la mano sulla scrivania della scuola di Windsurf ,dove è posizionato il traguardo, posto a 70 metri dalla riva. Bravissimi.
Poi Usai precede per il terzo posto Varrucciu Senior.
E poi, via via, Alessio, Morgan, Marzio, Carlo e Amadeus.
Come previsto il vento ha avuto la meglio sugli altri otto concorrenti che non sono riusciti a terminare la gara, finendo nella categoria degli N.C..
Nonostante ciò, Peppe e Arnold, (N.C.), per aver regatato con due tavole assolutamente perfette, come appena uscite di fabbrica e con i boma di legno, guadagnano, pari merito, il premio A.R.I.E., messo in palio dalla Contessa SERENA GALVANI, presidente dell’Associazione, che viene assegnato al Porto Liscia Club, proprietario delle medesime. Nella mozione viene sottolineato l’impegno del Club nel professionale recupero e restauro delle numerose Tavole a vela degli Anni '70 e '80.
Gli otto “non classificati”, dispersi tra Culuccia e l’Isola dei Gabbiani, vengono ripescati con grande fatica dalla ‘ OIRRS' (Organizzazione Internazionale Recupero Regatanti Storici).
Saranno, comunque, anche loro, festeggiati dalle “7 COLUCCINES 7”, le meravigliose ballerine che ogni anno allietano i festeggiamenti i con i loro originali balletti e gli splendidi costumi predisposti dalla Couturier Roxine.
Ed è il via alla premiazione, il momento cult della regata.
Un premio a ciascun concorrente e cala il sipario sulla 18° edizione della regata storica che, come di consueto, dopo lo spumante che scorre a fiumi, trasporta i concorrenti, le ballerine, gli spettatori e gli organizzatori in mare con un'entusiasta arrivederci al prossimo anno 2017 per la 19° edizione.
I fratelli Pisciottu
ART DIRECTOR :ALBERTO DA GENOVA